Trovato l’accordo tra il Ministro del Lavoro e quello dell’Economia per l’adozione del decreto che consente alle imprenditrici artigiane di poter usufruire del voucher baby-sitting. Grazie a una forte azione di lobbying da parte di Confartigianato, questa innovazione dapprima introdotta in via sperimentale, è ora una realtà concreta che consentirà di superare le disparità tra imprenditrici e lavoratrici dipendenti.

Si prevede infatti la possibilità per le madri imprenditrici e lavoratrici autonome di richiedere in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, il voucher, o per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia (erogati da soggetti sia pubblici che privati accreditati).

 Il decreto ministeriale, che definisce le modalità di fruizione del contributo, stabilisce il tetto limite di euro 600 mensili per un periodo non superiore a tre mesi. Le madri imprenditrici potranno quindi beneficiarne al termine dell’indennità di maternità per i tre mesi successivi, ovvero per un periodo massimo di tre mesi nel primo anno di vita del bambino.

In seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le domande potranno essere presentate tramite il sito internet dell’INPS entro il 31 dicembre 2016. La fruizione del beneficio, per ogni quota mensile richiesta, corrisponderà alla riduzione di un mese del periodo di congedo parentale.