Questa è la seconda Pasqua che trascorriamo senza poterci vedere e, cosa ancora più grave per alcuni di noi, senza poter aprire le serrande della nostra attività. E non voglio pensare a quelli che hanno dovuto affrontare le sofferenza  della malattia. Mai avrei immaginato che ad un anno di distanza ci saremmo ritrovati ancora in piena pandemia. L’evento è stato improvviso, planetario e sconosciuto per tutto il mondo scientifico che ha reagito facendo sì degli errori, ma anche producendo in tempi rapidissimi i vaccini. Tutta la nostra speranza e tutte le nostre energie sono concentrate per fare in modo che vengano vaccinati con rapidità tutti i cittadini/lavoratori. La politica romana e la conferenza stato-regioni, ci hanno deluso ancora una volta: non hanno saputo organizzare le chiusure delle attività con razionalità e non sono state in grado di risarcirci dei danni subiti, perché di danno si deve parlare e non di ristoro. Di questa lontananza che c’è fra la politica e le piccole imprese, dobbiamo ricordarcene al momento opportuno, ma non stupirci, è così da tanto. Quindi per noi non cambia nulla, dobbiamo continuare a fare da soli, alzandoci all’alba per andare al lavoro per ritornare a casa al tramonto e sempre con il sorriso. Le amministrazioni locali hanno fatto tutto ciò che era nelle loro possibilità, anche se non tutte allo stesso modo e a loro va il mio ringraziamento. A Voi tutti va il ringraziamento di tutta l’Associazione per la vicinanza che ci avete dimostrato in questi mesi e che sono certo non verrà mai a mancare.
Buona Pasqua.

Il Presidente