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11-09-2013

PROGETTO AMIANTO: CHECK UP GRATUITI


Legge Bonifica Amianto

L'amianto è un materiale appartenente al gruppo dei silicati e molto diffuso negli anni ottanta per la sua elevata resistenza al calore. Venne adoperato sia per la produzione di mescole in cemento e amianto che per materiali adatti ad indumenti e tessuti ignifughi.

Tuttavia ne è stata abolita la diffusione a partire dagli inizi degli anni novanta (legge 257/1992) vista la sua estrema pericolosità per la salute umana. Le polveri prodotte dall'amianto degradato portano infatti all'asbestosi, malattia cronica che colpisce i polmoni e porta spesso ad una possibile degenerazione in tumori della pleura e dei bronchi, che possono risultare mortali.

Lo Stato italiano con la legge 257 del 1992 ha dunque vietato il commercio e la produzione di amianto ed ha intrapreso un'opera di bonifica nelle zone considerate ad alto rischio, un esempio a tal proposito è il piano regionale varato dall'Emilia Romagna per svolgere attività di controllo e monitoraggio in tutto il territorio.I provvedimenti sono accompagnati anche da un'attenta campagna di sensibilizzazione per diffondere la conoscenza su tale materiale ed avere un dettagliato vademecum per evitare di danneggiare se stessi e l'ambiente circostante.

Per ciò che concerne poi l'amianto compatto, detto anche “eternit”, bisogna tener presente che uno stato di conservazione ottimale non è sintomo di alcun pericolo o allarmismo, vanno comunque evitate le rimozioni quando sul materiale sono presenti sfaldature o crepe. La bonifica va fatta ad opera di aziende specializzate e sotto tutela dell'ASL (Azienda Sanitaria Locale).

L'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) ha riconosciuto, grazie alla nuova legge sull'abolimento dell'amianto, l'indennità ad un elevato numero di lavoratori affetti da asbestosi o da forme tumorali derivati dall'esposizione prolungata a fibre di amianto. Il triste primato per le morti dovute da amianto spetta alla Spezia che fa rilevare il più alto tasso di decessi per mesotelioma pleurico (forma di tumore legata all'amianto).

Per poter contattare ditte specializzate per effettuare sopralluoghi ed eventuali smaltimenti di materiale contenente amianto è possibile rivolgersi anche all'Agenzia regionale per la protezione e l'ambiente (ARPA) o contattare i numeri verdi messi a disposizione della propria ASL regionale.

Esistono inoltre una serie di direttive e decreti che regolano tale materia sia in ambito di protezione dei lavoratori che in operazioni di recupero. A tal proposito la legislazione si divide in due tronconi, una a livello nazionale ed uno prettamente regionale; il tutto viene poi inglobato in direttive varate direttamente dalla Comunità Europea, come il decreto 2003/18/CE, per la protezione di lavori connessi ad esposizione di amianto.

COPERTURE IN AMIANTO: come gestirle?

Valutazione, bonifica, rimozione: cosa fare?

La Regione Veneto ha emanato un protocollo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto nell’Allegato A della Delibera della Giunta Regionale n. 265 del 15 marzo 2011. Tale protocollo ha lo scopo di indirizzare le conseguenti azioni di monitoraggio e/o bonifica.

Il protocollo prevede che:

a) se il manufatto presenta una superficie danneggiata (ovvero quando sono presenti danni evidenti ed indiscutibili come ad esempio crepe, fessure evidenti e rotture) in maniera superiore al 10% della sua estensione si procede alla bonifica come indicato nel D.M. 6 settembre 1994, privilegianto l’intervento di rimozione

b) se il danno è meno evidente e la superficie della copertura in cemento amianto appare integra all’ispezione visiva, è necessario quantificare lo stato di conservazione attraverso l’applicazione dell’Indice di Degrado (I.D.) che tiene in considerazione il grado di consistena del materiale, la presenza di fessure, la friabilità, la ventilazione, la vetustità etc.

 A seconda del valore ottenuto dell’indice gli interventi saranno:

1) nessun intervento di bonifica e rivalutazione dell’indice di degrado con frequenza biennale (I.D. basso)

2) esecuzione della bonifica entro 3 anni (I.D. medio)

3) rimozione della coperuta entro i successivi 12 mesi (I.D. alto)

 Per venir incontro a tutte le aziende che si trovano di fronte a tale problema la Confartigianato Imprese V.O. da la possibilità di richiedere un sopralluogo gratuito da parte di un tecnico competente e con la nostra supervisione per poterVi fornire utile indicazioni operative, contattateci allo 0421/284962 oppure al cell. 333-1330734 Sig. Sante Bernardo per prenotare il soppralluogo o per ulteriori informazioni.