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28-02-2014

SISTRI: CONFERMATA LA PARTENZA AL 3 MARZO SLITTA AL 31 DICEMBRE 2014 IL PERIODO DI “DOPPIO REGIME” SENZA SANZIONI SISTRI


E’ stato approvato il decreto che, pur confermando la partenza del SISTRI al 3 marzo 2014 per i rifiuti pericolosi, porta al 31 dicembre 2014 il cosiddetto “periodo di doppio regime”, durante il quale sarà obbligatorio continuare anche la gestione cartacea.


Le attuali disposizioni, che riguardano solo i rifiuti pericolosi, possono essere così sintetizzate:


- obbligo di utilizzare il SISTRI da lunedì 3 marzo 2014 per:

- produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi;

- produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che effettuano la sola attività di stoccaggio (R13 o D15);

- trasportatori di rifiuti speciali pericolosi da loro stessi prodotti (art. 212 co 5 e 8 D.Lgs 152/2006);


 - scritture cartacee:

rimane l’obbligo di continuare, fino al 31 dicembre 2014, le scritture nei registri di carico e scarico rifiuti ed emissione dei formulari di trasporto. Di fatto è stato prorogato solo il cosiddetto “regime di doppio  binario" che, in precedenza, era fissato al 31 luglio 2014;

 

- sanzioni relative al SISTRI:

sono sospese fino al 31 dicembre 2014 (entreranno in vigore dal 1° gennaio 2015). In questo periodo, ovviamente, rimane in vigore il quadro sanzionatorio relativo alla gestione “cartacea”.

 

Si conferma che, tutta la filiera dei rifiuti NON PERICOLOSI (produzione, trasporto, stoccaggio, trattamento/recupero, ecc…) è esclusa dal SISTRI.

L’utilizzo del sistema, per i rifiuti non pericolosi, è consentito in forma volontaria qualora la ditta interessata manifesti espressamente tale volontà.

 

La Confartigianato sta lavorando affinché vengano apportate delle modifiche alla normativa, che prevede anche delle ulteriori esclusioni dal SISTRI. Finché la situazione normativa non sarà chiarita e stabilizzata, si consiglia di non procedere, dal 3 marzo prossimo, agli adempimenti SISTRI. Non vi è, infatti, per i produttori di rifiuti pericolosi alcun rischio di sanzioni, proprio per effetto del differimento dell’entrata in vigore delle sanzioni al 1 gennaio 2015.