Informiamo tutti coloro che hanno ricevuto comunicazione di pagamento del Canone Speciale RAI attraverso mezzo postale e che non possiedono presso la propria azienda apparecchi atti a ricevere il segnale radiotelevisivo (apparecchi radiofonici, televisivi, decoder o videoregistratori) di rispondere di non essere soggetti al versamento di tale tassa, in quanto sprovvisti degli apparecchi ad essa soggetti. Si può rispondere tramite l’apposita documentazione ricevuta a mezzo postale oppure collegandosi agli indirizzi PEC e RAI attraverso i quali è possibile inviare le lettere per dichiarare di non essere tenuti al pagamento: cp22.sat@postacertificata.rai.it – dp.1Torino@pce.agenziaentrate.it

A riguardo si informa che Confartigianato sta intervenendo concretamente su questa vicenda per salvaguardare le proprie imprese da questi episodi. In particolare ha effettuato un intervento sul Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi per stigmatizzare l’aggressiva ripresa della campagna abbonamenti della RAI nei confronti di tutte le imprese, indipendentemente dall’effettivo possesso delle apparecchiature sottoposte al pagamento della tassa. Tale manifestazione ha previsto la forte contrarietà da parte dell’Associazione in merito all’applicazione di tale tributo, data la possibilità della presenza presso le aziende di apparecchiature utilizzate solo ed esclusivamente per finalità legate al lavoro dell’impresa (come apparecchiature per la videosorveglianza) che possono essere adoperate per accedere al servizio di ricezione del segnale radio/TV. Al Governo è stato quindi chiesto un immediato intervento affinché vengano modificate le norme che impongono il pagamento del Canone Speciale.