NEWS Scheda

14-09-2011

Variante V3 della norma CEI 64-8


Dal 1° settembre è entrata in vigore la variante V3 della norma CEI 64-8, che regolamenta le prestazioni dell'impianto elettrico nelle abitazioni - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua. Tale variante, tramite l'allegato A (ambienti residenziali – prestazioni dell'impianto), fornisce ulteriori prescrizioni per le prestazioni e la fruibilità dell'impianto elettrico, il tutto nell'ottica di una maggiore garanzia di sicurezza e funzionalità. Ad integrazione delle prescrizioni riportate nella norma - aventi lo scopo di garantire la sicurezza delle persone e dei beni - l'allegato A fornisce in pratica i riferimenti addizionali da applicarsi agli impianti elettrici di unità immobiliari ad uso residenziale situate all'interno dei condomini o di unità abitative mono o plurifamiliari. Tali riferimenti, si applicano sia ai nuovi impianti, sia ai rifacimenti completi di impianti esistenti. Premesso che il dimensionamento dell'impianto elettrico è oggetto di accordo fra il progettista, l'installatore dell'impianto ed il committente, in funzione delle esigenze impiantistiche di quest'ultimo e del livello qualitativo dell'unità immobiliare, l'Allegato fornisce i "criteri e le dotazioni minime con riferimento a tre diversi livelli prestazionali e di fruibilità" delle civili abitazioni. I livelli individuati sono i seguenti: Livello 1: livello minimo previsto dalla norma - individua la dotazione minima perchè l'impianto elettrico possa considerarsi conforme alla norma CEI 64-8. Tale livello prevede, in particolare, un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia del locale di installazione e un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell'appartamento. Livello 2: per unità immobiliari con una maggiore fruibilità degli impianti tenendo anche conto di altre dotazioni impiantistiche presenti - prevede, rispetto al livello 1, un aumento delle dotazioni e dei componenti e l'aggiunta di servizi ausiliari quali il videocitofono e l'anti-intrusione. Livello 3: per unità immobiliari con dotazioni impiantistiche ampie ed innovative - prevede, rispetto ai livelli 1 e 2, un ulteriore aumento delle dotazioni e l'introduzione della domotica. I livelli non sono collegati alle categorie catastali e alle classi di prestazioni energetiche degli immobili. Alla qualità di una unità immobiliare concorre anche il livello dell'impianto elettrico. Il testo normativo dell'allegato A precisa inoltre che la potenza impegnata deve essere non inferiore a 3 kW laddove la superficie dell'unità abitativa è inferiore a 75 m2 e di 6 kW per superfici maggiori. Vengono poi ribaditi alcuni concetti già presenti in altri documenti normativi quali l'importanza della sfilabilità dei cavi e la sezione del montante (conduttore che collega il contatore dell'energia elettrica all'unità abitativa), la cui sezione minima deve essere di 6 mm2. Inoltre, aspetto sicuramente rilevante, viene posto l'accento sugli interruttori differenziali con due importanti precisazioni: 1)?? l'interruttore differenziale alla base del montante (se presente) deve garantire la selettività totale nei confronti delle altre protezioni differenziali installate a valle, ossia all'interno delle abitazioni: a tal fine vengono raccomandati i differenziali dotati di dispositivi di richiusura automatica; 2)?? vengono raccomandati i differenziali di tipo A, in alternativa di quelli AC normalmente utilizzati per tener conto delle componenti non sinusoidali che si possono incontrare nei circuiti di alimentazione di alcuni elettrodomestici (lavatrici, condizionatori, ecc.). Quest'ultimo punto ha comportato anche la sostituzione della parte commento dell'art. 531.2.1.4 della norma CEI 64-8 dove vengono descritte prestazioni e tipologie di protezione offerte dai differenziali di tipo AC, A e B. La parte conclusiva dell'allegato è quella che verosimilmente darà adito a note polemiche perché sono state introdotte disposizioni inerenti dotazioni ritenute "fondamentali", aspetto questo decisamente innovativo in una norma tecnica; nello specifico viene richiesto: nei locali dove vengono installate prese TV, almeno una presa TV deve avere accanto la predisposizione per 6 prese energia; il comando, situato all'interno, di punti luce esterni (balconi, terrazze, giardini) e in generale per tutti quelli non direttamente visibili, deve essere associato a una spia di segnalazione, che può essere integrata nel comando medesimo, atta a segnalare lo stato di "acceso" dell'apparecchio comandato; viene consigliato che i punti prese della cucina e il punto presa destinato ad alimentare la lavabiancheria siano in grado di ricevere almeno una spina S30. Si richiama l'attenzione sul momento del rilascio della dichiarazione di conformità di cui all'art. 7 del DM n°37/08 per gli impianti ultimati prima del 1° settembre 2011: la relativa Di.Co., che, come noto, fa riferimento a lavori eseguiti a regola d'arte, non può avere data successiva al 31 agosto qualora, nella fase di esecuzione dell'impianto, non siano state tenute in considerazione e applicate le prescrizioni della norma CEI 64-8 variante 3.